DR. MICHAEL LAITMAN PER CAMBIARE IL MONDO – CAMBIAMO L'UOMO

Brexit, la Gran Bretagna ha fatto un favore a se stessa e al mondo

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La Brexit è solo l’inizio. Quando nazioni che sono state in contrasto per secoli sono costrette a unirsi, per la connessione serve una motivazione più profonda del desiderio di costituire una forza di opposizione al potere economico di Stati Uniti e Cina. In assenza di un vero desiderio di unirsi, qualsiasi unione è fittizia, oppressiva e di breve durata.

Intuizioni dalla Provenza

Nel 1993, mio fratello suggerì che le nostre famiglie facessero un viaggio insieme in Francia. Io pensai che fosse una buona idea, così passammo gran parte di quell’estate visitando le città e la bellissima campagna della Francia, con un furgone a noleggio. Per quanto mi sia divertito, il ricordo più vivido di quel viaggio è il vigore con cui il governo francese sosteneva la campagna a favore dell’adesione all’emergente Unione Europea (Ue). Cartelli ai lati delle strade, spot televisivi, programmi radiofonici, interviste ai politici: tutto e tutti sembravano impegnati a persuadere il popolo francese a scegliere l’unione.

Questo mi rese perplesso, poiché chiaramente, gli unici che avrebbero guadagnato da quest’unione sarebbero state le grandi banche e le mega corporazioni. Non riuscivo a capire perché il popolo francese si sarebbe dovuto legare ai tedeschi, che chiaramente detestava, rinunciando a così tante delle libertà di cui gode uno stato sovrano. Una vaga promessa di stabilità economica e di pace semplicemente non sembravano ragioni per le quali le persone avrebbero abboccato. Ma ci sono cadute, e l’hanno sigillato includendo l’Accordo di Schengen nel diritto comunitario europeo.

Non ero convinto, non riuscivo a vedere allora e non riesco a vedere ora come un’alleanza, così profondamente in conflitto con la natura umana, potesse mai avere successo senza una preparazione alla connessione che fosse adeguata e a lungo termine. È per questo che, a mio avviso, l’Unione Europea crollerà, a meno che non abbia luogo un cambiamento rivoluzionario. La mia speranza è che la disgregazione avvenga al più presto possibile perché più tempo impiegherà più sarà dolorosa per l’Europa e per il resto del mondo. Credo che la Gran Bretagna abbia fatto bene a votare a favore della Brexit e, prima altri paesi seguiranno l’esempio, meglio sarà per tutti.

La Connessione tra la Brexit, la natura umana e il corpo umano

I paesi europei tra loro sono stati per secoli in uno stato di guerra fredda ed effettiva. Il secolo scorso da solo ha visto scaturire due guerre mondiali, in aggiunta ai numerosi conflitti locali. Inoltre, il divario economico tra gli stati più ricchi dell’Unione Europea e quelli più poveri è così grande che gli ultimi sono diventati completamente dipendenti dai primi, creando uno squilibrio strutturale e un persistente malcontento tra molti degli Stati membri della Ue. La vera unione può avvenire solo quando tutti sono uguali, rendendo insostenibile l’attuale struttura della Ue.

Per comprendere la profonda trasformazione necessaria per rendere tale unione definitiva, basta pensare al corpo umano. Nei nostri corpi, ogni cellula e organo è completamente dipendente dal resto del corpo. Ogni cellula “sa” che la sua vitalità deriva dal resto del corpo e pertanto ha un grande interesse nel mantenere il corpo in salute. Le cellule mantengono la loro coesione perché l’unità fornisce loro una forza vitale molto più grande della propria. Questa forza le connette alla vitalità dell’intero organismo e le trasforma in un singolo sistema i cui elementi scelgono di appartenere a esso.

L’intricata collaborazione che esiste all’interno del corpo umano non è nata in una notte. Sono stati necessari miliardi di anni affinché gli organismi si evolvessero da colonie di cellule in semplici organismi, piante, animali e, infine, esseri umani. A ogni fase le cellule e gli organi hanno imparato a funzionare con sempre maggiore sincronia.

Eppure, a livello umano, dove la coscienza e la psicologia sociale prendono il timone dello sviluppo, ci comportiamo ancora come le prime colonie di cellule. Dobbiamo ancora imparare come si possa trarre beneficio l’uno dall’altro attraverso la reciprocità e come connetterci alla vitalità dell’intero sistema umano. Perfino all’interno dei paesi stiamo lottando per mantenere la pace e la stabilità, allora come possiamo chiedere alla gente di mettere da parte le ostilità e unirsi a nazioni che, fino a poco fa, erano viste come nemici giurati?

La formazione della Ue ha raggruppato diverse nazioni dentro limiti soffocanti e ha permesso alle nazioni più forti di costringere le più deboli in politiche che non volevano accettare. Prendiamo ad esempio il risentimento contro la Germania che la crisi dell’immigrazione ha suscitato in tutta Europa. Non c’è dubbio che una delle principali ragioni per cui la Gran Bretagna ha votato a favore della Brexit sia che i britannici abbiano voluto riprendere il controllo della politica d’immigrazione, invece che accettare ordini. La Gran Bretagna era forte abbastanza da chiamarsi fuori. Altri paesi non hanno il potere di fare altrettanto e così devono continuare a sopportare i dettami della Germania. Questo non durerà.

Costruire connessioni positive

Il mio maestro era solito dire che l’amore è un animale che si nutre di concessioni reciproche. I paesi dell’Ue non saranno in grado di fare le concessioni necessarie per rimanere connessi senza istruire la gente sui vantaggi delle connessioni positive. Invece dell’amore, accenderanno l’odio radicato che esiste sotto la superficie, finché l’intera struttura cadrà a pezzi in un colpo tanto forte da suscitare un’altra guerra mondiale.

Se veramente le nazioni europee desiderano unirsi, devono cominciare a pensare gradualmente all’Europa come a una sola nazione. L’unione Europea avrà successo solo quando gli europei si saranno abituati all’idea dell’Europa come un singolo paese, comprendente molti elementi complementari. Nel 1993, non ho visto accadere questo indottrinamento, e ciò mi rese molto scettico sul successo di tutta l’impresa.

Tutta la natura si sta evolvendo verso connessioni più strette, proprio come i nostri corpi. Tuttavia, possiamo scegliere come vogliamo arrivare a quella coesione: attraverso lo scoppio dell’odio e della guerra oppure coltivando la comprensione reciproca, il cameratismo e l’apprezzamento.

Originariamente pubblicato su L’Huffington Post Italia

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