DR. MICHAEL LAITMAN PER CAMBIARE IL MONDO – CAMBIAMO L'UOMO

Affrontare lo stress in un mondo con i livelli di stress più alti di sempre

Ogni mattina attraversiamo strade piene di ingorghi creati da pesanti livelli di traffico, ci rechiamo sul posto di lavoro per affrontare una valanga di doveri, torniamo a casa dopo una giornata lavorativa di 9 ore, più il lungo viaggio, per risolvere problemi da genitori e grane finanziarie, problemi di salute e di relazione che sono divenuti il peso morto del nostro mondo moderno e la fonte senza fine di un intenso stress.

I sondaggi dimostrano che negli Stati Uniti i livelli di stress sono al massimo storico di tutti i tempi. Secondo un rapporto di quest’anno dell’American Psychological Association, tra i più colpiti ci sono la maggior parte, circa il 90%, dei giovani americani che fanno parte della generazione Z, cioè i ragazzi fra i 15 e i 21 anni.

Ma il resto del mondo non si trova di certo in una situazione migliore.

Uno studio condotto dalla Gallup in più di 145 paesi ha rivelato che le preoccupazioni quotidiane, lo stress, il dolore fisico, la tristezza e la rabbia delle persone hanno raggiunto i massimi livelli da quando i ricercatori hanno iniziato a raccogliere i dati. Allo scopo di individuare le tendenze verso la disperazione o la speranza, lo studio della Gallup ha calcolato un Indice di Esperienza Negativa e recenti scoperte mostrano che il valore di questo dato è salito da 23 a 30, con un aumento del 30% negli ultimi dieci anni.

Secondo lo studio della Gallup che ha preso in particolare in esame 154.000 persone, i livelli di stress tra gli americani sono più alti della media mondiale.

Superata solo dalla Grecia, la popolazione statunitense ora è una delle più stressate del mondo. Le conclusioni del sondaggio annuale 2017 “Stress in America” dell’American Psychological Association, indicano che gli americani sono stressati per il futuro della nazione, per il denaro, il lavoro, il clima politico, la violenza e il crimine.

Questo spaventoso fenomeno di crescente stress che stiamo sperimentando oggi colpisce anche la salute e il benessere delle persone. Ne risulta che lo stress cronico è collegato a diverse patologie: malattie cardiache, diabete, ictus e depressione, solo per citarne alcune.

Esiste una luce in fondo al tunnel?

Esiste, e dipende da noi come farla brillare. Dalla saggezza della Kabbalah possiamo estrarre informazioni chiave sul meccanismo interiore che guida la crescita dello stress umano e, con la comprensione del processo in atto, possiamo avere il potere di intervenire efficacemente.

L’origine dello stress: l’ego umano

Secondo la saggezza della Kabbalah, l’origine dello stress, come tutte le avversità e le disgrazie che affliggono le nostre vite, può essere ricondotto all’ego, quella parte della natura umana che ci spinge costantemente a raggiungere l’impossibile.

L’individuo è desiderio di ricevere piacere e se lo riceve, viene pervaso da una sensazione di calma e soddisfazione. Tuttavia, col passare delle generazioni, il nostro desiderio di ricevere cresce continuamente e, insieme ad esso, la richiesta di soddisfazione che quindi moltiplica gli sforzi che dobbiamo fare per raggiungere i nostri obiettivi. Questo è il processo che guida la tendenza della vita a diventare sempre più stressante col passare degli anni.

Al giorno d’oggi siamo bombardati dalle pressioni esterne dei media, da Internet, da tutti gli aspetti dell’ambiente che dettano gli standard che siamo tenuti a rispettare: viaggiare in posti fantastici o esotici, raggiungere il massimo successo professionale, avere il rispetto e l’ammirazione dei nostri simili.

In breve, siamo stimolati in ogni occasione a distinguerci ad ogni costo dalla folla. Insieme a tutti quelli che competono per arrampicarsi sulla stessa montagna siamo spinti a costruire il nostro successo sul fallimento degli altri. Come risultato della continua pressione di questa competizione spietata viviamo in uno stato di costante stress.

Vivendo, come facciamo, in una società completamente controllata dall’egoismo, siamo incapaci di sfuggire a questa pressione anche solo chiudendo gli occhi o viaggiando altrove. Lo stress ci perseguita, non importa ciò che facciamo per sfuggirgli. Nemmeno gli antidepressivi o gli oppiacei, così diffusi nella società odierna, possono cancellare la nostra sofferenza emotiva.

Perché il nostro mondo è costruito su una natura egoistica che ci spinge a competere gli uni con gli altri?

La scienza della Kabbalah ci spiega che lo stress serve a condurci alla consapevolezza della nostra natura egoistica e delle sue conseguenze negative che ci colpiscono a vari livelli. In definitiva, siamo destinati a raggiungere la disillusione, a riconoscere che la nostra situazione è senza speranza e a capire che dobbiamo rivedere i nostri valori abbandonando la corsa al successo. Allora cercheremo immediatamente un percorso diverso e assaggeremo un nuovo tipo di piacere in un luogo completamente diverso.

Questo spazio di piacere duraturo, realmente raggiungibile e sostenibile, è nascosto nell’ambiente. Questo è il campo fertile dove possiamo costruire le relazioni che ci nutriranno mentre anche noi nutriremo gli altri, creando un ambiente magnetico positivo che illuminerà ciò che ci circonda. Come ha scritto il Kabbalista Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam) nel suo articolo “La Libertà“: “Così, tutta la sua lode ed il suo spirito dipendono dalla scelta dell’ambiente in cui seminare il grano”.

In un ambiente simile, che valorizzi relazioni di solidarietà e comprensione reciproca al di sopra delle divisioni, saremo ancora in competizione per ricevere soddisfazione, ma in un modo completamente diverso. Sarà considerato di maggior successo chi porta il maggiore beneficio agli altri. Il piacere di dare agli altri è più intenso di qualsiasi altro riempimento egoistico e non porta allo stress. Infatti, più diamo, più siamo soddisfatti.

Questo stato allungherà le nostre vite e le renderà migliori, più confortevoli, sicure e piacevoli. Un ambiente di altruismo completerà e bilancerà le nostre vite. Quando questo accadrà, cominceremo anche a prosperare nella connessione integrale tra noi e la natura, quella che ha creato tutte e quattro le forme di esistenza (inanimata, vegetale, animata e umana) e le sostiene in equilibrio perfetto. Cammineremo in un mondo completamente nuovo e sentiremo il livello successivo della nostra evoluzione qualitativa in cui potremo controllare le nostre vite.

Originariamente pubblicato su L’Huffington Post Italia

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