DR. MICHAEL LAITMAN PER CAMBIARE IL MONDO – CAMBIAMO L'UOMO

Al di là di Donald Trump e Hillary Clinton

diversita

Questa campagna elettorale, caratterizzata dalla divisione che regnava fra i due candidati,è il risultato del nostro egoismo. Se vogliamo qualcosa di diverso, dobbiamo cambiare noi stessi. Consapevolezza e volontà sono le chiavi per generare il cambiamento.

Buongiorno America. È martedì, esattamente una settimana dopo le elezioni in America. È finita, ma non è fatta. Ora abbiamo bisogno di guardare oltre al pasticcio della campagna elettorale di questo 2016 negli Stati Uniti, e vedere quello che ci aspetta.

Come ho scritto prima delle elezioni, il nuovo presidente avrà un piatto pieno. In realtà, credo che il piatto sia così traboccante di problemi che nessun presidente potrebbe gestirlo da solo. È il momento di svegliarsi per il ceto sociale medio e prendere l’iniziativa. Siamo ad un punto critico della storia. Se rimarremo fermi ora, domani potrebbe essere troppo tardi per rimettere a posto la società.

 

Da incompleta a completa

Diamo uno sguardo al mondo che ci circonda. Tutto nella vita si muove e si sviluppa da incompleto a completo. Avete mai provato a mangiare una mela acerba? Ovvio che non lo abbiate fatto, perché è estremamente aspra, cattiva e non fa bene alla vostra salute. Ma quando è matura è l’esatto opposto: dolce, deliziosa e sana.

Allo stesso modo, i pediatri utilizzano le tabelle di crescita per seguire lo sviluppo dei bambini dall’infanzia all’età adulta, poiché sono a conoscenza di queste fasi di crescita. In altre parole, anche noi ci sviluppiamo da incompleti a completi. Tuttavia, questo non ci impedisce di pensare ai bambini come a delle creature meravigliose, dal momento che vediamo in loro un grande potenziale. Se pensassimo che i bambini rimarranno come sono, insomma, deboli e senza istruzione, ci dispiaceremmo per loro piuttosto che pensare che siano belli.

Inoltre, per la maggior parte delle specie viventi, più un essere è sviluppato, più tempo impiega a raggiungere il suo stato finale, e più sgradevole appare il modo in cui si sviluppa. Pertanto, gli esseri umani, le più complesse creature del pianeta senza dubbio, subiscono gli stati più lunghi e sgradevoli sulla via della perfezione. Eppure, il risultato inevitabile sarà più bello e piacevole di quanto si possa immaginare.

Come accade con tutto ciò che esiste nel mondo, la natura ci porterà al nostro stato finale completo, indipendentemente da chi risiede alla Casa Bianca. Sarebbe saggio per noi concentrarci su come raggiungere questo stato il più rapidamente possibile, in modo indolore e in maniera piacevole.

Fino ad ora, la nostra unica preoccupazione è stata quella di riempirci di cibo, comprare gadget, acquisire opulenza e potere. Ma possiamo constatare come questo percorso si stia esaurendo rapidamente. Ora dobbiamo pensare a come rendere la nostra vita piacevole in un modo più sostenibile che coincida con il nostro stato perfetto e predeterminato.

 

Tutto andava bene finché non siamo arrivati noi

In natura, essere perfetti significa essere in equilibrio. In tutti i livelli della nostra realtà, inanimato, vegetale e animale, la vita è completamente in equilibrio. Non è immobile o stagnante, ma fluttua in un alternarsi di flussi e riflussi sotto l’influenza di due forze, una positiva e l’altra negativa che sono complementari e reciproche. Queste forze mantengono un equilibrio dinamico che sostiene tutto. Alba e tramonto sono necessari allo stesso modo, come lo sono le stagioni e come lo sono la vita e la morte. Il calore si espande verso le zone più fredde del pianeta e l’alta pressione si estende verso la bassa pressione. Tutto è dinamico, eppure tutto è in equilibrio.

Fino all’arrivo degli esseri umani, tutto si è evoluto nel suo corso naturale. Noi, gli esseri umani, abbiamo cambiato tutto. In noi, la forza negativa si manifesta sotto forma di egoismo e quella positiva è l’altruismo. Eppure, siamo l’unica parte della creazione che si è evoluta fino ad oggi praticamente senza la forza altruistica. “L’inclinazione del cuore di un uomo è il male fin dalla sua fanciullezza” (Genesi 8,21) e questo non è solo un versetto della Bibbia; è un dato di fatto nella nostra vita.

All’incirca dall’inizio del XX secolo, l’egoismo ha completamente preso il sopravvento e il nostro sviluppo è accelerato in maniera esponenziale. Nel giro di pochi decenni siamo riusciti a mettere a rischio di estinzione tutto quello che la natura ha costruito nel corso di miliardi di anni.

 

Terza guerra mondiale sì, Terza guerra mondiale no: questo è il problema

Queste ultime elezioni ci hanno dimostrato che a spingere i candidati sono solo l’avidità e la brama di potere. Non possiamo aspettarci che queste qualità possano mettere a posto il corso del nostro pianeta. In realtà, possiamo essere certi che se noi, il popolo, non forziamo il governo con le nostre ragioni a trasformarsi in un’amministrazione a favore nostro, invece che essere un governo pro-élite, ci troveremo nel bel mezzo di un’altra guerra mondiale e questa volta si tratterà di una guerra nucleare. Se qualcosa di positivo è venuto fuori da queste elezioni, è proprio la presa di coscienza di quale sia la vera natura dei nostri leader e la delusione che proviamo circa le loro intenzioni. Ora che sappiamo chi sono e cosa vogliono, abbiamo la possibilità di fare un cambiamento, perché prima eravamo come assopiti.

 

Invece che togliere a noi stessi dovremmo aggiungere agli altri

Può sembrare una grande impresa quella di cambiare il nostro comportamento dall’egoismo disinibito a qualcosa di più equilibrato, ma in realtà è molto più semplice di quanto si pensi. La prima cosa che dobbiamo sapere è che non è necessario soffocare il nostro egoismo. Non vi è alcun motivo per farlo; l’egoismo ha generato tutto quello che abbiamo: un sacco di cibo, una medicina avanzata, una tecnologia che rende la vita più facile e tutti gli altri comfort della vita moderna. Sarebbe insensato e inutile rinunciare a questi comfort.

Invece che togliere a noi stessi, dovremmo aggiungere agli altri. Dobbiamo cominciare a pensare più in termini sociali che personali. Ognuno di noi ha un grande potenziale. Purtroppo, il più delle volte, non sviluppiamo mai completamente il nostro vero potenziale perché sprechiamo enormi quantità di energia per mantenere il nostro status nel contesto sociale, ostile e diffidente, che ci siamo costruiti. Invece di combattere incessantemente, saremmo tutti più avvantaggiati se usassimo le nostre qualità a beneficio della società.

Allo stesso modo, quando tutte le cellule del corpo contribuiscono al suo benessere con lo svolgimento impeccabile dei loro compiti individuali, ecco che si manifesta una salute robusta. Se guardassimo all’umanità come ad un organismo di cui noi siamo tutte le parti, si potrebbe applicare la stessa regola. In questo modo percepiremmo che contribuire alla società equivale a contribuire a noi stessi. Re Salomone chiamò questo inganno della nostra mente “coprire l’odio con l’amore” (Proverbi 10:12).

In poche parole, abbiamo bisogno di infondere alla nostra società un forte senso di responsabilità e considerazione reciproca, per bilanciare l’enorme quantità di cattiva volontà che abbiamo iniettato in questa stessa società per più di un secolo.

 

Un atto consapevole di bilanciamento

Non c’è bisogno di impiegare molto per invertire l’attuale trend negativo che ci sta conducendo ad una guerra mondiale. Infatti, una qualsiasi quantità di autentiche buone intenzioni, se eseguita su vasta scala, farà un mondo di differenza. E nel nostro caso, questo significa letteralmente un mondo diverso.

Per raggiungere questo obiettivo, tutto quello che dobbiamo fare è realizzare che il problema è il nostro egoismo e quindi che vogliamo modificarlo. “Realizzare e volere” è una formula che, se applicata in massa, permette alla forza positiva di cui parlavo prima di influenzarci. Proprio come l’acqua scorre verso il basso per giungere al bacino, quando creiamo un bisogno per la forza positiva, realizzando che essa è necessaria per impostare la nostra società in modo corretto, quella forza soddisferà il bisogno dentro di noi e ci cambierà. Questo è il motivo per cui ho detto che il cambiamento è più facile di quanto si pensi, poiché non abbiamo bisogno di crearlo; abbiamo semplicemente bisogno di volerlo e realizzarlo.

Quindi uniamoci al di sopra di tutte le nostre differenze, attiriamo questa forza positiva nelle nostre società e facciamo delle nostre belle diversità quei tesori che possono agire a vantaggio di tutti. Non dobbiamo aspettare nessuno; facciamolo!

Originariamente pubblicato su Unitingeurope.blogactiv.eu

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