DR. MICHAEL LAITMAN PER CAMBIARE IL MONDO – CAMBIAMO L'UOMO

Il vostro bambino è irrequieto? Dategli il Cannabicetamol!

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La canapa, conosciuta anche come marijuana, non è stata inventata negli anni ’60, ma esiste da almeno 10.000 anni. Era diffusa allora come lo è oggi e per la maggior parte del tempo è stata legale. La canapa è stata bandita per molti anni ma ora sembra esserci una campagna mondiale per renderla nuovamente legale. Tuttavia, se non è dannosa e può essere legalizzata, perché in origine è stata bandita? Inoltre, come mai in questo determinato periodo viene legalizzata?

L’effetto calmante della canapa è stato riconosciuto fin da quando abbiamo iniziato ad usarla. Gli indigeni la utilizzavano insieme ad altre droghe sia per riti che per occasioni di tipo sociale. Era presente in ogni incontro sociale e aiutava gli uomini ad avvicinarsi. La differenza tra gli uomini indigeni e l’umanità odierna è che al giorno d’oggi non pensiamo a lei in nessun senso spirituale, ma solo come ad un pacificatore. I governi hanno bisogno di qualcosa che calmi la gente e le droghe leggere sono economiche e del tutto innocue per farlo.

Tuttavia, perché qualcuno dovrebbe essere così intento a tenere tutti rilassati? La gente non ha bisogno di lavorare? Non dovrebbe consumare e creare la crescita? Il fatto è che siamo alla vigilia di un grande cambiamento. Il lavoro umano è già per la maggior parte di ridondanza e l’unica ragione per cui non è stata introdotta la tecnologia che possa rimpiazzarci è che se gli uomini non lavorano, non hanno un altro posto in cui andare. Quando le persone non hanno un lavoro o un’entrata, diventano economicamente disabili e frustrate. Peggio ancora, diventeranno disperate perché si renderanno contro che il futuro non promette un lavoro e la vita diventerà una lotta per la sopravvivenza, per una vita praticamente insignificante.

L’unica soluzione che esiste realmente è quella di fornire alla gente qualche entrata, come i sussidi di disoccupazione al fine di alleviare l’insicurezza relativa al sostentamento e fornirle un pacificatore per alleviare le menti. La canapa si adatta perfettamente a quest’ultimo requisito. Non dobbiamo sorprenderci se, nel corso del tempo, vedremo la canapa apparire maggiormente nei prodotti di uso quotidiano. Se questo trend continua, diventerà una medicina da banco proprio come il paracetamolo e l’ibuprofene. Diventerà di uso quotidiano lo slogan che reciterà qualcosa come: “Il vostro bambino è irrequieto? Dategli il Cannabicetamol!”.

Tuttavia, per parafrasare “Si possono dopare alcune persone tutto il tempo, e tutte le persone per un po’ di tempo, ma non si possono dopare tutte le persone per tutto il tempo”. Esiste una buona ragione a riguardo: stiamo crescendo, ci stiamo trasformando dall’interno e i nostri desideri e le nostre aspirazioni cambiano costantemente. Se oggi possiamo accontentarci di assicurare a noi stessi una vita comoda, domani ci chiederemo: “Perché vivere?”.

La domanda sul significato della vita cresce in sempre più persone sconvolgendo le loro menti. Questo è un qualcosa che né la canapa né qualsiasi altra droga può calmare. È un qualcosa che deve essere indirizzato immediatamente e verso chi possa fornire una risposta soddisfacente.

In questo momento stiamo assistendo all’insorgenza (mimetizzata) di questa domanda nel numero crescente di giovani che si uniscono all’ISIS e ad altri gruppi fondamentalisti. Stiamo assistendo alle spaventose statistiche sulla depressione nel mondo occidentale e non solo. Stiamo assistendo al sempre più esagerato bisogno della gente per la diversità: nel sesso, cibo, sport, posti di lavoro e in ogni area di impegno umano.

Pertanto, prendendo in considerazione tutto il suo periodo di tendenza, l’apice della canapa è destinato ad essere di breve durata. Dobbiamo cominciare a prepararci già al giorno in cui ci troveremo di fronte ad un’umanità inquieta e irritata in cerca del significato della vita.

Quando la gente arriverà a questa fase, la troverà solo nella connessione. Non nella mera socializzazione, ma nel tipo di connessione che produce la percezione globale del sistema di esistenza. Proprio come le cellule nei nostri corpi esistono come cellule individuali ma funzionano in modo integrale e positivo, fornendo gli elementi in tutti il corpo, rallegrandosi (in una sorta di modo cellulare) della salute del corpo e agonizzando nei suoi dolori, la gente si sentirà soddisfatta solo quando percepirà se stessa come individui e tuttavia come parte dell’umanità. Il significato dell’esistenza di una sola cellula non può essere spiegato osservando la stessa cellula. Puoi realizzarlo solo quando esamini il suo posto nell’intero organismo. Allo stesso modo, la gente non troverà alcuna risposta significativa per la sua vita come individui separati e distinti, ma solo quando starà fornendo degli elementi a tutta l’umanità.

In tutta la mia ricerca come scienziato e kabbalista, non ho trovato altra soluzione per la felicità e la soddisfazione prolungate, a parte la realizzazione del proprio posto nel “grande quadro”. Prima l’umanità realizzerà che la felicità risiede nel tipo di connessione appena descritta, meglio sarà per tutti noi e per noi sarà più facile rendere questo passaggio una realtà.

Originariamente pubblicato su L’Huffington Post Italia

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