DR. MICHAEL LAITMAN PER CAMBIARE IL MONDO – CAMBIAMO L'UOMO

La differenza tra Sarah Silverman nel 2011, e Michael Douglas nel 2015

Sarah_Silverman_commons

Guardando il titolo probabilmente vi chiedete “ che differenza”? Intendete forse” Che connessione c’è tra Sarah Silverman nel 2011 e Michael Douglas nel 2015!” Ebbene io non sto parlando di una loro connessione personale ma della differenza della reazione del pubblico a due simili affermazioni che entrambi hanno fatto a quattro anni di distanza. Nel 2011 l’attrice comica Sarah Silverman rispose a Piers Morgan in una intervista della CNN interview, “Se c’è una cosa che dovremmo capire è che in generale il mondo odia gli ebrei, lo sapete? Ma è bello essere un perdente” non successe quasi nulla dopo che lei disse ciò. Il video su YouTube ha ancora poco meno di 13.000 visitatori. Quattro anni dopo l’attore Michael Douglas reported an anti-Semitic incident accaduto a suo figlio in Europa e la storia  circolò rapidamente.

Non è solo il fatto che nel 2011 Sarah Silverman non era famosa come lo è oggi. Morgan chiese pure della sua popolarità in quell’intervista. La differenza nella risposta del mezzo di comunicazione , a mio parere, ha più a che fare con la crescita esponenziale in tutto il mondo dell’antisemitismo durante quei quattro anni che con il livello di popolarità delle due celebrità.

In generale, sono d’accordo con la Sig.ra Silverman. Simpatizzo anche con il Sig,re Douglas, che ha sperimentato l’antisemitismo nella sua giovinezza . E può essere bello essere il perdente come ha detto la Sig.ra Silverman ma non penso che il mondo veda gli ebrei come dei perdenti. Le persone non odiano i perdenti;esse odiano i ragazzacci ed è come noi siamo considerati dalla maggior del mondo.

Se gli Stati Uniti non avessero difeso Israele alle Nazioni Unite varie volte negli anni, la verità su come il mondo vede Israele in particolare e gli ebrei in generale sarebbe stata rivelata anni fa. Solo ora con il debole sostegno dell’America , stiamo cominciando a sentire la pressione,con tali assurdità tipo quella della risoluzione della Commissione sullo Stato delle Donne delle Nazioni Unite che afferma che Israele è il peggiore violatore dei diritti delle donne al mondo! worst violator of women’s rights in the world!

E’ comprensibile ma allo stesso tempo spiacevole che alcuni ebrei e certa stampa ebrea stanno ancora negando la crescita dell’antisemitismo in America. Editoriali tipo  “The Anti-Semitism Surge That Isn’t” (L’onda antisemitica che non lo è ) non ci aiutano a fare fronte agli avvenimenti e a cominciare a pensare su come agire con l’antisemitismo invece di nascondere le nostre teste nella sabbia facendo finta che non esiste.

Se aspettiamo che i governi agiscano contro l’antisemitismo( waiting for governments to act ( waiting for governments to act against anti-Semitism), sia in Europa che negli Stati Uniti siamo destinati ad essere molto delusi. E non solo questo ma pagheremo un caro prezzo.

Se c’è una cosa buona sull’antisemitismo è che unisce le nostre teste e le fa pensare. Perché quando noi mettiamo assieme le nostre teste( enfasi sulla parola “assieme”) succedono cose positive. Nel corso degli anni molti non ebrei sono stai affascinati dalla fratellanza ebrea, dalla solidarietà tra i membri della nostra nazione. Il mondo giustamente percepisce che c’è qualcosa di speciale su questo ma che noi non lo stiamo condividendo ed il fatto che noi siamo ignari della sua unicità non fa differenza perché poiché la loro sensazione è irrazionale, così è il loro odio. Ma quando noi non siamo coscienti della nostra forza non la possiamo utilizzare. Se noi lo facessimo la potremo usare per il nostro beneficio ed a beneficio del mondo e non c’è dubbio che lo faremmo.

La fonte della nostra forza non sono i nostri cervelli. Ci sono grandi menti ebree ma il nostro genio ed i numerosi successi nella scienza, la tecnologia, la medicina, la cultura e l’economia non hanno domato la rabbia del modo. L’umanità non ha fretta di ringraziarci.

C’è solo una cosa che dobbiamo dare al mondo ma non lo stiamo facendo e questa è la ragione per cui c’è l’antisemitismo. La nazione ebrea fu stabilita veri secoli fa sulla base di un unico patto: ”Essere come un solo uomo con un solo cuore”, uniti sotto il motto “ ama il tuo prossimo come te stesso”.E’ un tipo speciale di unità, che include ogni persona così come è, senza cercare di cambiare o opprimere nessuno ma piuttosto incoraggiare ogni membro della società a contribuire al bene comune con le sue uniche abilità. Facendo così la società crea una rete di legami che trascendono il nostro innato auto interesse e ci permettono di costruire una società sostenibile dove prosperiamo individualmente e così facendo contribuiamo alla forza della società.

Oggi una tale società sembra quasi non realistica. Ma una volta usciti dall’Egitto e riunitici intorno al Monte Sinai successe una cosa meravigliosa. Noi stavamo in piedi attorno alla montagna di odio (sin aah) da cui il nome Sinai e ci unimmo al di sopra di esso. In questo modo abbiamo conquistato il nostro odio non sopprimendolo ma trovando un punto di unità al di sopra di esso!

E quando raggiungemmo questa unità ci fu dato un compito, essere una luce per le nazioni. Noi spesso ci chiediamo che cosa significhi tale compito e se questo ha qualche importanza oggi. Ma se pensiamo a quell’ unità e osserviamo il tessuto rovinato della società umana capiremo che il mondo ha bisogno precisamente di questo tipo di unità.

Approssimativamente due millenni fa, Rabbi Akiva cerco di insegnarci di amare gli altri come noi stessi. E poiché fallimmo abbiamo perso la terra e fummo esiliati. Quando noi mettiamo l’odio infondato nei nostri cuori invece dell’amore fraterno che avevamo avuto prima siamo accusati di essere guerrafondai, di diffondere le contese e la cattiva volontà.

Gli ebrei e i non ebrei sanno che ci è stato dato il compito di essere una luce per le nazioni. Ma quando non siamo uniti diamo l’esempio opposto e ci viene data la colpa di tutti i problemi. Il mondo sta guardando da vicino ogni nostra mossa. Quasi ogni risoluzione delle Nazioni Unite sui diritti umani riguarda la violazione di essi da parte di Israele. Ci siamo mai chiesti perché? Le accuse potrebbero essere in realtà non vere ma questo non ha mai fermato il mondo dall’accusarci.

Invece di sentirci vittime penso che ci debba fare pensare che cosa essi vogliono da noi. E da tutti i miei studi ho imparato che ciò che essi vogliono è che noi ristabiliamo quell’unica unità che avevamo allora, e condividerla con loro. Come ho scritto (I have written) nel The New York Times, lo dobbiamo al mondo.

L’attuale incrinatura tra Israele e gli ebrei americani dà un terribile esempio al mondo. Molte persone non distinguono tra Israele e la diaspora degli ebrei e per i governi è solo un pretesto diplomatico per sventolare lo stesso vecchio antisemitismo.

Non possiamo permetterci di perdere tempo. La crisi globale sta diventando più grave e peggio diventa ,più violento e virulento diventerà l’antisemitismo. Dobbiamo iniziare a lavorare sulla nostra unità con lo scopo di essere alla fine” come un uomo con un solo cuore”.Questo ci farà diventare l’esempio che il mondo aspetta da noi. E’ l’unica cosa che possiamo dare al mondo e di cui il mondo ha bisogno e gradisce.

Originalmente pubblicato nel The Jewish Journal

http://www.michaellaitman.com/news/difference-sarah-silverman-2011-michael-douglas-2015/

Pubblicato in News