DR. MICHAEL LAITMAN PER CAMBIARE IL MONDO – CAMBIAMO L'UOMO

Alcuni Pensieri sulla Libertà e la Felicità

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Il Giorno dell’Indipendenza di Israele mi rende malinconico. Con la sua dipendenza dagli Stati Uniti dal punto di vista militare e monetario e la vasta esportazione verso l’Asia, l’Europa ed il nord America ,è ironico ,quasi sardonico pensare allo stato di Israele come indipendente. Ma quale paese è indipendente se il nostro mondo è globalmente interconnesso? Siamo tutti così legati che se un paese anche piccolo come la Grecia collassasse le conseguenze sarebbero dolorose per tutti i miliardi di persone intorno al mondo.

Ma comunque , la maggior parte di noi non vive nel macro; viviamo nel micro, nei nostri propri piccolo mondi. Ciò che ci rende felici (anche se momentaneamente) non è che il prodotto interno lordo sia cresciuto del 3% questo trimestre ma che abbiamo avuto un aumento nello stipendio e guadagniamo $3 in più all’ora rispetto all’anno scorso. Se il conflitto con i paesi vicini sta di nuovo aumentando mi preoccupo. Ma ciò che mi preoccupa molto di più è se mio figlio è stato vittima di bullismo a scuola.

La maggior parte di noi sono persone ordinarie, che si preoccupano di cose ordinarie. Il problema è che le soluzioni ordinarie per problemi ordinari non funzionano più. Abbiamo perso la sensazione di sicurezza personale,la fiducia ed il nostro ottimismo sta iniziando a svanire poiché diventa sempre più difficile credere che le cose andranno meglio domani. Questi elementi base di fiducia, sicurezza e speranza costituiscono il nostro senso di libertà e non possiamo essere felici senza di essi.

Quando valuto la vita che abbiamo in Israele e la paragono alla vita che gli israeliani avevano quando il paese era ai suoi inizi, sono imbarazzato di quanto viziati siamo diventati. Abbiamo tutti le comodità della vita ed anche una relativa sicurezza ma i fondatori del paese erano molto più felici con molto meno beni materiali e molta più insicurezza riguardante il loro futuro.

Però i fondatori avevano qualcosa che abbiamo perso, un elemento chiave per la felicità nella vita:avevano il senso della vita. Loro sapevano perché insistevano nel voler vivere qui e sapevano che non avevano altro posto in cui andare. Noi lo abbiamo perso ma è un ingrediente fondamentale per la felicità di una persona. Oggi la mancanza di significato è così profonda e così diffusa in tutto il mondo che le persone farebbero qualsiasi cosa per soddisfare ciò. Si uniscono all’ISIS o diventano degli estremisti ,tutto per il senso di scopo e di significato che viene dal fondamentalismo. E quelli che non optano per l’estremismo molto spesso trovano conforto in abuso di sostanze ed altri impegni autodistruttivi.

Tuttavia la soluzione è a portata di mano. Noi tendiamo a dimenticarlo ma tutti noi ci sentiamo al meglio quando siamo vicino agli amici più cari ed alla famiglia. Quando le persone ci accettano per chi siamo ci sentiamo fiduciosi e liberi. Inoltre la sensazione che valiamo qualcosa incoraggia il nostro intimo desiderio di contribuire con la nostra quota rendendoci positivamente pro attivi nelle nostre comunità.

Le persone che hanno forti legami sociali vivono più a lungo e generalmente sono più sane (live longer and are generally healthier). Tali persone sono meno prone all’abuso di sostanze o a varie forme di estremismo. Infatti anche se sono già coinvolte in impegni autodistruttivi, il modo migliore per aiutarle a cambiare è sostenendole nell’incoraggiare connessioni sociali positive. Il successo del

Portogallo nel dimezzare i tassi di dipendenza (cutting addiction rates by half ) è la prova che tali metodi possono essere usati su vasta scala e ce ne sono anche molti altri come questo( this one).

Se noi siamo così dipendenti dai buoni legami sociali, allora come li sviluppiamo quando siamo così proni al sospetto e all’alienazione? La risposta è facile: invece di farci schiacciare dal pessimismo o cercare di combattere la nostra natura egoistica ( e raramente avremo successo) dovremmo concentrarci nel nutrire un ambiente sociale positivo, che accetta ed ingloba tutti per quello che sono incoraggiando le persone a contribuire con le loro abilità al beneficio della società.

In Israele, abbiamo iniziato ad agevolarci con il Movimento Arvut ( La garanzia reciproca) un metodo chiamato i“cerchi” . L’idea è di radunare poche persone, spesso estranei ed invitarli a sedersi in cerchio ed unirsi alla discussione. La discussione segue poche regole ma fondamentali ed i risultati sono sorprendenti. Variazioni su questa idea sono messe in pratica in tutto il mondo, ma qui stiamo parlando nel prendere in considerazione persone che sono completamente estranee, persino nemici e dissolvere il loro sospetto e la loro ostilità in meno di un’ora. In questo clip  (this clip), abbiamo intervistato degli arabi israeliani in vacanza a Eilat, località turistica nel sud di Israele, dopo che essi hanno partecipato con gli ebrei israeliani in un cerchio. Le loro parole dicono tutto.

Le linee guida del cerchio sono semplici:1) sedersi in un cerchio di 5-10 persone ,incluso colui che organizza. 2)L’organizzatore fa una domanda e si risponde a turno.3)Ognuno nel cerchio è uguale agli altri; nessun punto di vista è più importante o corretto di un altro.4)Chi parla si esprime liberamente ma non è permesso negare o contraddire gli altri punti di vista. E’ permesso loro ( e sono incoraggiati in questo) contribuire solamente con i loro propri pensieri all’insieme dei punti di vista collettivi. Non c’è risposta sbagliata o giusta; l’idea è il contribuire. 5) Il tempo limite è un minuto a ciascuno. Ciò preverrà il “formarsi di discorsi” che possono disorientare gli altri dalla conversazione. 6) Facoltativo: “usare un oggetto” per parlare. Qualsiasi cosa piccola va bene tipo una penna o un fiore. Solo la persona che lo mantiene può parlare ed i partecipanti se lo passano tra loro quando hanno finito di intervenire.

Anche le domande sono importanti; devono incoraggiare le relazioni positive. Per esempio:”Perché le connessioni sociali positive sono importanti nelle nostre vite? È una buona domanda per iniziare una discussione. Ma :”Che tipo di relazioni sociali ci possono aiutare?” non è consigliata perché le risposte possono andare in varie direzioni e non necessariamente verso quelle socialmente costruttive.

Il metodo dei cerchi è solo un modo di rendere la nostra società più incoraggiante ed accogliente. Ce ne sono molti altri che possono essere usati ma la cosa importante da ricordare è che se noi incoraggiamo i legami sociali positivi ci sentiremo felici e liberi, forti ed in salute. E questo in fin dei conti è tutta l’indipendenza di cui abbiamo bisogno.

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